Anno: 2021
Luogo: Fondazione Vittoriano Bitossi, Montelupo Fiorentino (FI)
Comittente: Fondazione Vittoriano Bitossi
Progetto architettonico - allestimento: Studio Ar.Ch.It. di Luca Cipelletti
Il progetto per l'illuminazione dell'archivio Bitossi visitabile al pubblico parte dal presupposto in cui la nuova area destinata a custodire i modelli in apposite scaffalature sia utilizzabile per le attività quotidiane operative, e al contempo sia fruibile, da parte degli ospiti visitatori, in quanto collezione storica di ceramiche.
In questo senso è insita una doppia valenza dello spazio che da una parte accoglie un'impostazione espositiva museale, dall'altra rispecchia la funzionalità d'impresa con le rispettive esigenze di fruizione operativa.
A tale scopo sono individuate tipologie diverse di apparecchiature di illuminazione all'interno di un principio unificante di bilanciamento di flussi luminosi per illuminazione diffusa oltre a fasci luminosi per la valorizzazione puntuale di oggetti e documenti esposti sia quelli compresi nell'attuale progetto museografico sia quelli futuri previsti (ad esempio le future isole centrali espositive posizionate in corrispondenza dei lucernari della volta ribassata) in aree flessibili sotto il profilo espositivo.
La dimmerabilità delle singole tipologie (radenza su disegni, luce semi-radente sugli scaffali e luce ambiente da elementi longitudinali diffondenti) permette il corretto bilanciamento dei contrasti e delle luminanze al fine di ottimizzare la scena luminosa per valorizzare la percezione degli oggetti esposti.
Il lotto secondo tiene conto dell'impostazione generale del Lotto primo, sotto il profilo della filosofia d'intervento illuminotecnico e garantendo le affinità tipologiche dei corpi illuminanti o delle soluzione tecniche per il conseguimento degli effetti luminosi auspicati.
Le scelte sono ponderate sulla base dell'orientamento generale di contenimento dei costi di fornitura e limitazione dei costi d'esercizio pur mantenendo un elevato livello di progettazione illuminotecnica in rifermenti alla specificità del progetto di allestimento.
Questa parte di studio è riferita agli spazi dell'ingresso al piano terra e al percorso della sale ausiliarie al piano primo, passando per il vano scale la cui impostazione di arredamento delle pareti è suscettibile di accogliere modifiche in fasi successive.
Negli spazi dove sono sufficienti emissioni di luce diffusa è scelta la tipologia del modulo lineare a sospensione denominato "Cavallerizze", lo stesso.
Diversamente, dove è necessaria un'impostazione di flussi luminosi direzionali, geometricamente definiti, per l'illuminazione d'accento su oggetti ed elementi sono adottate tipologie di apparecchi affini rispetto alle scelte adottate per le isole dello spazio museale.
Aziende: Artemide, DDS Elettronica, iGuzzini, Xal
Installazione e impiantistica elettrica: Valeri Gino Srl
Foto: Studio Pasetti Lighting