Anno: 2021
Luogo: Basilica di San Marco, Venezia
Comittente: Procuratoria di San Marco
Il progetto di illuminazione sperimentale della Navata Sud è un primo passo verso un cammino di riqualificazione e di rinnovamento della Basilica orientato ad un risorgimento percettivo del suo patrimonio di Architettura, di opere d'arte, di apparati decorativi, tra il significato religioso e quello culturale nella sua pregnanza storica ed artistica.
La necessità d'intervenire oggi è dovuta principalmente al livello di obsolescenza dell'impianto di illuminazione, sia sotto il profilo qualitativo sia dal punto di vista impiantistico, evidenziando la precarietà e il disallineamento rispetto ai principi di sostenibilità e di funzionalità operativa disponibili attualmente.
Illuminare la Basilica in questo momento storico significa cogliere le opportunità che la tecnologia digitale pongono nel settore della valorizzazione dei Beni Culturali, adottando il principio della progettualità orientata all'insieme e al particolare, all'ambito complessivo per una visione d'insieme generale e alle sue parti costituenti, gli archetipi e i dettagli per una lettura di approfondimento mirata e reversibile.
La luce presente nella Basilica deriva principalmente dal rapporto, modificato nel tempo, tra le forature e i volumi articolati con superfici ricurve.
All’imbrunire la Basilica prende forma tra archetipi, mosaici e sculture attraverso l'illuminazione artificiale.
Nel progetto il passaggio tecnologico si manifesta tra le vecchie sorgenti a scarica (alta pressione di sodio e ioduri metallici) e le sorgenti a LED di nuova generazione.
Una delle caratteristiche della pre-esistente illuminazione riguarda la capacità di rendere intensamente l'effetto di doratura dei mosaici ma con scarsa resa delle cromie e delle particolarità grafico-figurative.
Il nuovo impianto si prefigge di mantenere queste caratteristiche aumentando la leggibilità di tutto l'apparato decorativo attraverso una migliore definizione dei segni grafici e un aumento della resa cromatica.
Il valore aggiunto dell'approccio prospettato consta nella previsione di gestire una regia luminosa in funzione delle attività liturgiche o museali/culturali della Basilica seguendo un criterio del tutto nuovo.
La valorizzazione di aspetti generali o di particolari diventa programmabile e flessibile nella sua fruizione.
Le scene luminose distinte e personalizzate permettono una riscoperta di potenzialità evocative dell'apparato musivo e decorativo tridimensionale.
Da una visione d'insieme possono apparire elementi simbolici, dettagli e particolari evocativi e simbolici in una progressione dinamica per un tempo a piacimento.
Tale funzionalità può risultare particolarmente stimolante per la gestione delle visite guidate serali ma anche per momenti celebrativi e commemorativi della Chiesa.
Complessivamente l'impianto ex-novo ha un valore di assorbimento di energia elettrica massimo pari al 60% dell'impianto attuale pre-esistente.
La prova tecnica è stata resa possibile grazie al generoso contributo del partner tecnico ERCO Italia, azienda leader internazionale nel settore dell'illuminazione dei beni culturali, che ha fornito per un periodo determinato le apparecchiature a LED necessarie unitamente all'azienda Casambi per la parte di competenza di gestione e controllo digitale.
Aziende: Erco, Casambi
Progettazione impiantistica: Per. Ind. Paolo Pizzato
Installazione: Bieffezeta S.r.l. di Giorgio Benetello
Foto: Angela Colonna e Studio Pasetti Lighting